Gnambook_117 - Lavinia di Ursula K. Le Guin
Questo libro è stato letto e cucinato da Nelliamoci che, pagina dopo pagina, ha viaggiato nel tempo fino ad arrivare all’antico Lazio.
So chi ero, posso dirvi chi sarei stata, ma, ora, sono solo in questa stringa di parole che scrivo. Non sono certa della natura della mia esistenza (...) Parlo latino, certo, ma ho mai imparato a scriverlo? Mi sembra improbabile (...) Per quello che so, è stato il mio poeta a rendermi reale.
Letto e divorato…
Ingredienti:
1 re latino
1 eroe greco
1 poema epico
infinito spazio per la fantasia
Svolgimento:
In un poema epico è sempre difficile distinguere la realtà dalla fantasia e con Ursula K. Le Guin tutto ciò si complica ulteriormente. Lavinia potrebbe definirsi un omaggio all’epica e a Virgilio, un lavoro di cura e dedizione a cui è stato dato un obiettivo ben specifico: riscoprire Lavinia, una leggendaria principessa italica che molti conoscono solo per essere stata la seconda sposa di Enea. Nell’Eneide, la sua voce è stata taciuta, ma la scrittrice californiana le dona carattere e importanza attraverso un arguto escamotage, dimostrando tutta la sua passione per la storia antica e le tradizioni del passato.
La magia si fonde così con le fonti storiche per mettere sul piatto quella che nelle leggende è passata come una semplice storia d’amore e che qui, invece, diventa qualcosa di molto più forte e profondo. C’è la resistenza di un popolo che si affida a riti e presagi per scegliere insieme al proprio Re il futuro di tutti. C’è il rispetto e l’empatia per il potere, ma anche per chi lo deve subire. Attraverso la quotidianità di persone che vivevano tempi di guerra in territori ancora selvaggi, Lavinia descrive un universo strettamente legato alla natura, al valore della fiducia e della pietas, senza dimenticare la difficoltà delle relazioni, anche quelle che dovrebbero essere più semplici. Un esempio? Quella fra Lavinia e la madre Amata, una donna che porta sulle spalle un fardello immenso e che per la figlia diventa una prova da affrontare per entrare nell’età adulta.
… riletto e cucinato
Anche nell’antico Lazio stare insieme significava condividere un buon bicchiere di vino e dei piatti preparati con ciò che la natura può donare. Per questo abbiamo scelto una ricetta semplice e gustosa per chiunque, con un ingrediente che ci mancherà molto fino al prossimo autunno.
Pasta alla boscaiola
Ingredienti:
90g di pasta a persona
100g circa di funghi
1 cipolla molto piccola
100g di passata di pomodoro
prezzemolo
Svolgimento:
Preparate un soffritto di cipolla, tagliandola finemente e lasciandola saltellare nell’olio. Prendete quindi i funghi (noi avevamo in freezer una piccola scorta dell’inverno appena concluso) e lasciateli cuocere lentamente continuando a girare. Quando pronti, salateli e pepateli per poi aggiungere la passata di pomodoro.
Nel frattempo fate cuocere la pasta e, una volta pronta, fatela saltare nella padella con i funghi per qualche secondo, aggiungendo del prezzemolo tagliato finemente.
Spuntini: un altro paio di bocconi
Leggere a morsi
Ursula K. Le Guin è una scrittrice che sa ammaliare il lettore con descrizioni ricche di dettagli, ma senza appesantire, e con una preziosa cura dei dialoghi. Già in passato ci aveva fatto innamorare del suo stile con La mano sinistra del buio, protagonista della nostra newsletter n°96.
Note a margine
Sul blog de’ I dolori della giovane libraria è disponibile una piccola raccolta sulle figure femminili dell’Antica Roma che nella storia sono passate in secondo piano: eccola qui. Lavinia non poteva mancare!☕️ Un caffè insieme!
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