Gnambook _ 96 - La mano sinistra del buio di Ursula K. Le Guin
Questo libro è stato letto e cucinato da Nelliamoci che da sotto le coperte ha esplorato il pianeta Inverno.
I getheniani potrebbero fare andare molto più velocemente i loro veicoli, ma non lo fanno. Se si chiede loro perché no, rispondono: “Perché?”. Sarebbe come chiedere ai terrani perché tutti i nostri veicoli devono muoversi così veloci; risponderemmo: “Perché no?”. Ognuno ha i suoi gusti. I terrani tendono a sentire di dovere andare avanti, rincorrere il progresso. Le genti di Inverno, che vivono sempre nel Primo Anno, ritengono che il progresso sia meno importante della presenza.
La mano sinistra del buio, Ursula K. Le Guin
Letto e divorato…
Ingredienti:
2 mondi distanti galassie fra loro, letteralmente
1 Lega alla ricerca di nuovi popoli
infiniti ghiacci perenni
Svolgimento:
Il menu di oggi porta con sé un immaginario fantascientifico che fonde tra loro gli elementi principali di alcuni dei racconti di questo genere che più sono impressi nelle nostre menti. Una Lega interplanetaria manda in missione sul pianeta Inverno un Inviato dal nome Genly Ai per convincere i popoli che lo abitano a unirsi a loro. I benefici che tale unione dovrebbe portare sembrano esclusivamente volti a fini commerciali, artistici e a una condivisione più ampia di conoscenza senza nessun intervento politico o nell’organizzazione di ogni singolo stato. Un’utopia? Probabilmente sì, non lo sapremo mai. L’idea alla base di questo romanzo è forse un cenno, nemmeno troppo velato, al colonialismo, una riflessione che nasce spontanea man mano che si avanza nella lettura e si scopre l’abilità di Ursula K. Le Guin di portare dinamiche fin troppo reali e terrene in un mondo immaginato negli anni Sessanta. La fattoria, per esempio, è una costruzione dove uno dei protagonisti verrà imprigionato per un breve periodo e non è nulla di diverso da un campo di concentramento.
La realtà, quindi, sembra nascondersi nei ghiacciai di Inverno, uno spazio dalla geografia ben precisa tanto da costruirne una mappa che si può consultare alla fine del libro. È seguendo le avventure di Genly Ai - il cui cognome ci fa sorridere stando a dove è arrivata l’intelligenza artificiale - che il lettore viene a conoscenza di questo pianeta e di chi lo vive.
Il suo ruolo sarà quello di mediatore pacifico, desideroso di conoscere abitudini e credenze per poter riportare ciò che vedrà ai suoi superiori. L’accortezza dell’Inviato sta nel provare a costruire rapporti e amicizie in un confronto sempre diretto con abitanti che trascorrono i cinque sesti della loro esistenza in uno stato ermafrodito neutro, per poi essere maschi o femmine solo nei giorni del kemmer. Una caratteristica che crea un nuovo modo di vedere il corpo e un rispetto totalmente differente per tematiche importanti come consenso e violenza sessuale.
In meno di trecento pagine, miti e leggende di un luogo inventato si rincorrono per dare vita a una storia che è un insieme di stili narrativi diversi, dal diario alla cronaca.
Il punto in comune fra due mondi così distanti? Un’incertezza permanente e intollerabile: non sapere mai cosa sta per accadere.
… e poi riletto e cucinato
Per Genly Ai sembra più difficile abituarsi al freddo del pianeta Inverno piuttosto che riuscire a costruire un rapporto con la sua popolazione. Circondate dal gelo di queste atmosfere, meglio scaldarsi con un piatto appena sfornato.
Pasta al forno con ragù di lenticchie
Ingredienti:
300g di pasta corta (meglio rigatoni)
150g di ragù di lenticchie
200g di passata di pomodoro
100g di besciamella
Svolgimento:
Tutto ha inizio con il profumo di ragù. Noi l’avevamo già preparato nelle scorse settimane e conservato in freezer nell’attesa di gustarlo. Una volta scongelato, scaldatelo in padella aggiungendo la passata di pomodoro e del peperoncino per un gusto più acceso. Nel frattempo mettete a bollire la pasta e ricordatevi di lasciarla molto al dente: potrebbe bastare cuocerla per un minuto in meno rispetto al tempo indicato sulla confezione. Dedicatevi quindi alla besciamella: per la versione vegetariana, fate sciogliere 50g di burro e aggiungete 3/4 cucchiai di farina. Mescolate bene e unite il tutto a una tazza di latte che avete messo a scaldare un pentolino tenendo sempre girata la besciamella che si andrà a creare. Eccoci nella fase più divertente: unire tutti gli ingredienti! Scolate la pasta e versatela nel sugo che avete lasciato scaldare per una decina di minuti. Prendete quindi una teglia e procedete per strati, alternando la pasta con il sugo alla besciamella. Ultimo tocco di stile: abbondate con il formaggio grattugiato per ricoprire il tutto.
Infornate quindi a 180° per 15 minuti, lasciando la teglia nella parte più bassa del forno. Per gli ultimi 5 minuti, spostatela nella parte superiore e alzate la temperatura a 220° per ottenere una crosticina piacevole agli occhi e soprattutto al palato.
Spuntini: un altro paio di bocconi
Leggere a morsi
Chissà se Bianca Pitzorno aveva letto questo romanzo prima di scrivere Extraterrestre alla pari, la storia di un bambino alieno che arriva sul pianeta Terra e non comprende la necessità di dover scegliere se essere femmina o maschio. Inoltre, il mondo gelido raccontato dalla scrittrice americana non ha niente da invidiare ai paesaggi descritti da Jack London!
Brucabook: leggi un libro con noi!
Venerdì 31 marzo ci troveremo insieme da Naso di Bruco per il gruppo di lettura dedicato al romanzo protagonista della nostra 24° newsletter: Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie (la potete rileggere qui). La partecipazione è gratuita, rispondeteci a questa mail se volete partecipare anche voi!
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