Gnambook_115 - Rosemary's baby di Ira Levin
Questo libro è stato letto e cucinato da Nelliamoci che ha letteralmente divorato questo romanzo.
Come tante infelicità, anche quella era cominciata col silenzio in luogo di una franca e onesta spiegazione.
Letto e divorato…
Ingredienti:
2 vicini fin troppo invadenti
1 palazzo protagonista di numerose storie del terrore
infiniti sospetti
Svolgimento:
Rosemary e Guy sono una giovane coppia di sposi alla ricerca di un nuovo appartamento in cui poter crescere il bambino che Rosemary vorrebbe tanto avere. Lo trovano al settimo piano del Bramford, un antico e prestigioso palazzo nel cuore di Manhattan, circondato da un alone di mistero e protagonista di sinistre leggende. I vicini di pianerottolo, Roman e Minnie Castevet, si dimostrano fin da subito molto gentili e lieti di conoscere dei futuri neo-genitori. Quelli che inizialmente sembrano solo dei gesti affettuosi, però, si trasformano presto in azioni invadenti e al limite della violazione della privacy.
Leggere Rosemary's baby fa tremare le gambe, soprattutto se fuori piove e il cielo è grigio. E non è la scoperta dei sabba a incutere timore, anche se sicuramente lasciano il lettore frastornato. Ciò che spaventa in queste pagine è quello in cui l'uomo può arrivare a credere, tanto da far del male a chi ama. Sono le bugie che nascono per propri scopi, il terribile vizio di non guardare in faccia a nessuno per raggiungerli.
La tanto desiderata gravidanza di Rosemary si trasforma in un incubo e il modo in cui viene raccontata fa venire la pelle d'oca. Questa è una lettura che va oltre l'horror, perché prende una bella dose di ironia e ci nasconde dentro tutto quello che siamo nei momenti peggiori della nostra vita: quelli in cui non ragioniamo con la nostra mente e il nostro cuore.
… riletto e cucinato
Il terrore si insidia nella vita di Rosemary a piccole dosi. Non c’è mai un momento in cui si è certi di cosa stia accadendo, è un continuo crescendo di ansia e angoscia che rimane lì, nell’attesa che la protagonista scopra la realtà. Ed è per questo che Rosemary’s baby si lascia divorare velocemente, tanto da non riuscire più a staccare gli occhi dalle pagine. Meglio quindi consigliarvelo abbinato a un piatto che rimane buono anche quando si raffredda.
Insalata di quinoa con edamame e peperoni
Ingredienti:
150g di quinoa
2 peperoni
1 spicco d’aglio
1 confezione di edamame già cotti
aromi e salsa di soia
Svolgimento:
Partite dai peperoni. Lavateli e tagliateli a listarelle. Oliate una padella, aggiungete uno spicchio d’aglio e, per chi lo desidera, un’acciuga. Fateli saltare per una decina di minuti, aggiungete i vostri aromi preferiti (noi in questo caso abbiamo scelto timo, pepe e un po’ di rosmarino) e lasciateli cuocere poi a fiamma bassa, con il coperchio, per una trentina di minuti. Nel frattempo, mettete a bollire l’acqua e cuocete la quinoa secondo le indicazioni della confezione (indicativamente 15 minuti).
Quando i peperoni saranno morbidi, salateli, fateli saltare ancora qualche minuto e aggiungete quindi l’edamame e la quinoa cotta. Aggiustate con un filo di salsa di soia e preparatevi alla lettura.
Spuntini: un altro paio di bocconi
Leggere a morsi
Rosemary è un’avida lettrice. C’è sempre un libro sul suo comodino e non c’è sera in cui vorrebbe solo starsene a letto a leggere, invece che cenare dai vicini. Una delle letture su cui Ira Levin si sofferma è Il volo del falcone di Daphne du Maurier, una scrittrice che ha scritto - non a caso - romanzi molto cupi, tanto da essere portati al cinema da nientemeno che Alfred Hitchcock.Musica per le nostre orecchie
Anche la musica ha un certo ruolo in questo romanzo. Fra le voci che risuonano nel Bramford c’è anche quella di Ella Fitzgerald e dell’album Ella Fitzgerald Sings the Cole Porter Songbook. Qui un piccolo assaggio.Magici schermi
Potrebbe sembrare scontato, ma non potevamo non citare la trasposizione cinematografica di questo romanzo realizzata da Roman Polanski.☕️ Un caffè insieme!
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