Gnambook_99 - La linea madre di Daniel Saldaña París
Questo libro è stato letto e cucinato da Nelliamoci che cercava una storia messicana da divorare in un pomeriggio di sole.
In qualche modo, la sparizione di mia madre fu un’ulteriore lezione in quel costante laboratorio di finzione che era la vita di Teresa. Aveva recitato il ruolo di sposa, madre, casalinga suburbana per sedici anni: una bugia alla quale si era aggrappata con le unghie e con i denti. Non so se fu l’insurrezione zapatista in Chiapas, il declino per cause naturali del suo matrimonio o, in modo più generale, l’avvento di una Verità maiuscola, ma di certo durante quell’estate del 1994 la bugia di Teresa si crepò del tutto.
La linea madre, Daniel Saldaña París
Letto e divorato...
Ingredienti:
23 anni di segreti
1 manuale di origami
1 Capsula a luminosità zero
Svolgimento:
La ricerca della simmetria in ogni oggetto e aspetto della vita è una costante per il bambino, senza nome, protagonista di questo romanzo. Il tentativo di scovare l’esatta metà è in ogni piccolo gesto, dall’infanzia fino all’età adulta, quando scoprirà che, nonostante questo desiderio di centratura, il suo lato preferito rimarrà sempre quello sinistro: probabilmente, inconsapevolmente, anche per una questione politica.
Dopo tutto, l’atto di dividere e separare potrebbe essere la conseguenza più ovvia per chi si è sentito lacerato in un giorno d’estate dei suoi 10 anni, quando la madre Teresa se ne andò lasciandolo in soggiorno con la sorella maggiore e con un nuovo futuro da affrontare. Quella che sembrava una commissione si trasformò in una fuga e nei continui flashback della voce narrante, Teresa diventa prima una moglie e poi una mamma costretta in una vita troppo stretta per i suoi ideali.
La guerrigliera, così la chiameranno quando il piccolo di casa tornerà a scuola dopo la sua sparizione, sembra aver inseguito la figura con il passamontagna che in quei mesi del 1994 compare su ogni quotidiano, affascinata dalla storia del Messico più che da quella della sua famiglia. Ma quale carico mentale porterà questa scelta nei suoi figli? Cosa proverà il narratore quando prenderà un bus qualche giorno dopo la scomparsa, provando a seguirla in quella terra lontana dove Teresa sembra essersi rifugiata?
La ricerca interiore del protagonista di questa storia sembra voler seguire i tratti psicologici della madre, forte e decisa, i cui gesti e pensieri non sono mai stati facili da interpretare. È forse per questo che viene più facile chiamarla con il suo nome invece che con un semplice mamma? È questa una delle tante domande che si inseguono in questi capitoli: è lei che ha trasformato il padre in un’anima disillusa e senza spina dorsale? O è forse una scusante per denunciare tutte le figure maschili che in quest’opera sembrano non prendere mai una posizione? Nessuno può saperlo, nemmeno il bambino che oggi è un giovane adulto rinchiuso in una stanza da solo, senza uscirne mai.
... e poi riletto e cucinato
Il protagonista de’ La linea madre racconta la sua vita all’età di trentatré anni, quando vorrebbe liberarsi di ogni peso e ricordo dell’infanzia standosene fermo a letto. L’unica persona che vede è la donna delle pulizie di sua sorella che passa da lui per cucinare straccetti di pollo piccante, polpette al sugo, riso rosso alla messicana, peperoni alla panna. Leggere questo libro però lacera l’animo e per questo è meglio accompagnare la sua lettura con qualcosa di dolce, provando a utilizzare un ingrediente tipicamente usato per secondi o contorni importanti per creare una colazione o merenda cioccolatosa.
Plumcake al cioccolato e fagioli
Ingredienti:
230g di fagioli borlotti già cotti
100g di cioccolato fondente
80g di burro
2 uova
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di farina di riso
6g di lievito
aroma alla vaniglia
Svolgimento:
La ricetta è molto semplice e prevede solo due piccoli passi prima di mixare tutti gli ingredienti: far sciogliere il cioccolato fondente e il burro a bagnomaria e frullare i fagioli per creare una purea morbida. Montate quindi le uova e aggiungete tutti gli ingredienti. Lavorate l’impasto morbido con un leccapentola e infornate a 180° per 35° minuti. Chi lo desidera, potrà aggiungere anche 1 cucchiaio di farina di cocco oppure delle noci.
Spuntini: un altro paio di bocconi
Leggere a morsi
Aprire questo libro è come trasferirsi in Messico: una sensazione che già avevamo provato con Umami di Laia Jufresa, tradotto da Giulia Zavagna che si è occupata anche della traduzione de’ La linea madre. Per chi invece cerca una lettura legata alla figura materna e a tutto ciò che significa diventarlo o non volerlo essere, consigliamo La figlia unica di Guadalupe Nettel, sempre ambientato in Messico, o La figlia oscura di Elena Ferrante.
Magici schermi
Cosa significa crescere in una famiglia in cui i genitori hanno idee costantemente contrapposte e modi di esprimere il proprio affetto così differente? La racconta a modo suo We, the animals un dramma familiare vincitore del NEXT Innovator Award al Sundance Film Festival del 2018.
Note a margine
Ma cosa accadde in Chiapas nel 1994? Da cosa fu attratta Teresa in quell’agosto? Lo riassume Il post in questo articolo.Brucabook: leggi un libro con noi!
Il 5 maggio, alle 19:30, torna il prossimo appuntamento di Brucabook, il nostro gruppo di lettura da Naso di Bruco a Bologna. Ognuno potrà leggere (o rileggere) un libro di Annie Ernaux. Noi consigliamo Gli anni o Il posto, ma a voi la scelta! Scriveteci per maggiori info e prenotazioni.
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